La soluzione naturale per i problemi intestinali: l’acido butirrico!

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Ci sono poche cose peggiori di trovarsi in una situazione in cui si ha bisogno disperatamente di un bagno e non ce n’è uno a portata di mano, e chi soffre di problemi intestinali sa esattamente di cosa stiamo parlando.

Oltre a metterci in condizione scomode e imbarazzanti, i problemi intestinali possono causare dolori e persino problemi di salute a lungo termine.

Grazie all’integrazione di acido butirrico è però possibile ristabilire l’equilibrio del nostro intestino.

Cos’è l’acido butirrico?

L’acido butirrico è un acido grasso a catena corta prodotto naturalmente dal nostro intestino quando le nostre cellule batteriche digeriscono la fibra alimentare.

È stato ampiamente dimostrato che l’acido butirrico ha proprietà antinfiammatorie e protettive nei confronti dell’intestino, tuttavia, ci sono situazioni che possono portarci ad aver una carenza di questo importante acido.

Come nasce una carenza di acido butirrico?

Una delle principali cause che possono portare alla necessità di integrare l’acido butirrico è la disbiosi intestinale.

La disbiosi intestinale si verifica quando il microbiota intestinale viene alterato, il che può portare a un’eccessiva crescita di batteri cattivi e una riduzione dei batteri benefici.

Questo squilibrio può causare problemi intestinali, tra cui infiammazione, infezioni, diarrea, costipazione e gas.

Anche l’uso prolungato di antibiotici è un’altra causa comune di disbiosi intestinale e può ridurre la produzione di acido butirrico.

Gli antibiotici possono uccidere sia i batteri cattivi che i batteri benefici nell’intestino, il che può causare un disbiotico intestinale.

Inoltre, alcune malattie intestinali come la sindrome dell’intestino irritabile e la malattia di Crohn possono ridurre la produzione di acido butirrico.

Infine, una dieta povera di fibre e ricca di grassi saturi e zuccheri può causare una riduzione della produzione di acido butirrico nell’intestino.

Come si ricava l’acido butirrico?

Il modo più comune per farlo è attraverso la fermentazione della fibra alimentare che avviene naturalmente durante la digestione, attraverso i batteri presenti nel nostro intestino che digeriscono la fibra e la fermentano, producendo acido butirrico come sottoprodotto.

In alternativa, è possibile ricavare l’acido butirrico dalla lavorazione del latte, come il burro, il kefir e alcuni tipi di formaggio.

Quali sono i vantaggi di assumere acido butirrico?

L’acido butirrico ha proprietà antinfiammatorie

Le proprietà antinfiammatorie dell’acido butirrico di distinguono per la capacità di sopprimere l’attività di alcune proteine che innescano l’infiammazione, in particolare, l’acido butirrico regola l’attività dei linfociti T, che aiutano a controllare la risposta immunitaria, attraverso un meccanismo che si avvale di marcatori chiamati MHC.

Un alleato per controllare il proprio peso

L’acido butirrico potrebbe rivelarsi un asso nella manica per chi desidera perdere peso in quanto aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo stimolando gli ormoni intestinali e aumentando la sintesi di leptina, che è importante nella regolazione dell’appetito.

Migliora la digestione e il benessere dell’intestino

L’integrazione di acido butirrico produce miglioramenti nei sintomi della colite ulcerosa e della malattia di Crohn, mentre diverse ricerche suggeriscono che il butirrato rappresenti una “promettente cura” per la sindrome dell’intestino irritabile.

Inoltre, è stato più volte dimostrata l’efficacia del butirrato nel ridurre i sintomi della sindrome della permeabilità intestinale, un disturbo digestivo associato alle patologie autoimmuni.

Contrasta l’insorgenza di patologie tumorali

La combinazione di una dieta ricca di fibre (che equivale a più acido butirrico prodotto dal nostro organismo), di una flora intestinale sana (che alimenta il butirrato) e una diminuzione dell’infiammazione (coadiuvata dalla presenza dell’acido butirrico) sia un ottimo scudo contro le patologie del colon-retto.

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