Il potere delle arance amare e dolci per la salute vascolare

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Le arance amare e le arance dolci, oltre ad essere frutti deliziosi, sono anche la fonte di un composto benefico per la salute chiamato diosmina.

Andiamo a conoscerne le proprietà e le modalità in cui è possibile ottenere questo prezioso toccasana per la circolazione venosa.

Le arance amare e le arance dolci sono due varietà di agrumi che differiscono sia per il loro sapore che per le loro caratteristiche fisiche.

Ecco le principali differenze tra le due:

  1. Sapore: come suggerisce il nome, le arance amare hanno un gusto più amaro e leggermente acido rispetto alle arance dolci. Il loro sapore distintivo è dovuto alla presenza di composti chiamati limonoidi e flavonoidi amari.
    Le arance dolci, d’altra parte, sono note per il loro gusto dolce e succoso, con meno acidità rispetto alle arance amare.

  2. Buccia: le arance amare hanno una buccia più spessa e ruvida rispetto alle arance dolci. La buccia delle arance amare può anche avere una colorazione più intensa, che varia dal verde al giallo-arancio. Le arance dolci, invece, presentano una buccia più sottile e liscia, spesso di colore arancione brillante.

  3. Utilizzo culinario: a causa del loro sapore amaro, le arance amare sono spesso utilizzate per scopi culinari specifici. La buccia delle arance amare è spesso utilizzata per aromatizzare liquori, come il famoso liquore all’arancia amara chiamato “Aperol” o “Cointreau”. Le arance dolci sono più comunemente consumate fresche come spuntino o utilizzate in succo d’arancia, dolci, marmellate e altre preparazioni culinarie dolci.

  4. Contenuto di nutrienti: entrambe le varietà di arance forniscono importanti nutrienti come la vitamina C, potassio e fibre, e in questo non c’è una vera differenza tra le due tipologie.

Come si estrae la diosmina?

Il processo di estrazione della diosmina coinvolge principalmente la buccia delle arance dolci e amare e possiamo riassume i passaggi così:

  1. Raccolta delle arance: le arance dolci e amare vengono raccolte dalle piante quando sono mature. La buccia esterna delle arance è la parte che contiene la maggior parte della diosmina.

  2. Triturazione: le arance vengono pulite per rimuovere eventuali impurità e successivamente vengono sottoposte a una triturazione. Questo processo riduce le arance in piccoli pezzi o scaglie, aumentando la superficie di contatto per il successivo passaggio dell’estrazione.

  3. Estrazione: le scaglie di buccia d’arancia vengono sottoposte a un processo di estrazione per estrarre la diosmina. Esistono diversi metodi di estrazione, ma uno dei più comuni è l’estrazione con solventi organici.

    • Estrazione con solventi organici: in questo metodo, le scaglie di buccia d’arancia vengono messe a contatto con un solvente organico, come l’etanolo o l’acetone.
      Il solvente viene scelto in base alla sua capacità di dissolvere la diosmina e altri composti desiderati dalla buccia d’arancia.
      Questo miscuglio viene agitato o sottoposto a un processo di estrazione assistito da pressione e temperatura.

    • Filtrazione: dopo l’estrazione, la miscela viene filtrata per separare il solvente contenente la diosmina dagli altri componenti solidi o impurità presenti nella buccia d’arancia.

  4. Concentrazione: il solvente contenente la diosmina viene successivamente sottoposto a un processo di concentrazione per rimuovere la maggior parte del solvente. Ciò può essere fatto attraverso evaporazione o distillazione del solvente, lasciando una soluzione concentrata di diosmina.

  5. Precipitazione: la soluzione concentrata di diosmina viene quindi sottoposta a un processo di precipitazione utilizzando un agente precipitante. Questo agente fa precipitare la diosmina sotto forma di cristalli o polveri.

  6. Filtrazione e asciugatura: i cristalli o le polveri di diosmina vengono separati dalla soluzione attraverso un processo di filtrazione. Successivamente, i cristalli o le polveri vengono lavati per rimuovere eventuali impurità residue e quindi vengono asciugati per eliminare l’umidità residua.

  7. Micronizzazione (opzionale): a volte, la diosmina viene sottoposta a un processo di micronizzazione per ridurre la dimensione delle particelle e migliorare la loro biodisponibilità e solubilità nell’organismo.

Una volta estratta, la diosmina può essere utilizzata come ingrediente in diversi prodotti, inclusi integratori alimentari, creme o gel per uso topico.

Quali persone possono trarre vantaggio dagli integratori a base di diosmina?

Gli integratori a base di diosmina sono particolarmente indicati per coloro che passano molte ore seduti o in piedi durante il lavoro, per chi è costretto a rimanere a letto per lungo tempo a causa di una malattia o convalescenza o per chi viaggia spesso in aereo o in auto per lunghe distanze.

Può giovare dei benefici di questo integratore anche chi è in sovrappeso o obeso, chi pratica attività fisica intensa o ripetitiva e chi ha problemi circolatori come vene varicose, emorroidi o insufficienza venosa cronica o edema grazie alle sue proprietà utili per il funzionamento del microcircolo.

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